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Il filamento PLA

Ideale per la stampa 3D dato che ha una temperatura di fusione più bassa dell'ABS (attorno ai 160° gradi), che aumenta in base agli eventuali altri componenti aggiunti per ottenere la pigmentazione e/o una maggiore plasticità.

Il PLA si sta velocemente diffondendo come materiale di stampa sia per i colori e le trasparenze particolarmente accattivanti, sia per i minori problemi legati alla stampa. Un'altra caratteristica interessante è che gli oggetti in PLA sono sufficientemente resistenti per creare anche parti di stampante.

Dal punto di vista chimico il PLA (Acido Polilattico) è un termopolimero di origine biologica ottenuto dalla polimerizzazione dell’acido lattico derivato dall'amido di mais e dalla canna da zucchero. Il PLA è biodegradabile solo nelle opportune condizioni: è idrosolubile a temperature superiori a 70-80°C.

Se paragonato all‘ABS, il PLA ha un maggior peso specifico, è estrudibile a temperature inferiori e pertanto non necessita del piano riscaldato. Inoltre, non produce emissioni di sostanze tossiche per l’uomo (se estruso alle giuste temperature) e possiede un indice di ritrazione del 2-3% al massimo, quindi risulta particolarmente adatto nel caso in cui si voglia stampare oggetti grandi e piuttosto lineari, difficilmente ottenibili nelle esatte dimensioni desiderate con l’ABS.
A livello visivo, il PLA risulta leggermente più lucente rispetto all’ABS.

Il solvente del PLA è la soda caustica.

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